In questo periodo anomalo, con più tempo per noi stessi, ho avuto il piacere di leggere il primo romanzo dello scrittore americano Dan Brown: "Crypto" ("Digital Fortress" in lingua originale). Al centro di questo avvincente thriller vi è un sofisticatissimo strumento informatico dell'agenzia americana NSA, un computer con un'immensa potenza di calcolo denominato TRANSLTR.
Tutta la storia si concentra proprio su TRANSLTR che, grazie alla sua potenza di calcolo, riesce ad effettuare decodifiche di messaggi a velocità inimmaginabili tramite metodi brute force, permettendo alla NSA di accedere a messaggi di fondamentale importanza per la sicurezza nazionale. Questo, però, comporta un grosso prezzo da pagare: la violazione della privacy dei cittadini. Ensei Tankado, ex matematico della NSA, è a conoscenza di questo rischio, e, per questo, scrive il codice cifrato "Fortezza Digitale", che permette di inviare e ricevere messaggi non decriptabili da TRANSLTR.
Il comandante della NSA Strathmore prova quindi a decodificare "Fortezza Digitale" prima che diventi pubblico, ma il piano non procede secondo i piani e TRANSLTR non riesce a forzare il messaggio. Strathmore decide di farsi aiutare dalla brillante matematica Susan Fletcher e dal suo ragazzo David Becker per trovare la chiave di decriptazione di "Fortezza Digitale", prima di scoprire la vera natura del codice cifrato: "Fortezza Digitale" non è un codice cifrato di criptazione, ma un virus che risulterà terminale per TRANSLTR.
Dan BROWN, Digital Fortress, New York : St. Martin's Press, 1998 |
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